
Questo grido insistente riportato da Isaia ha aperto il nostro ritiro di inizio Avvento. S.E. Mons. Gianni Checchinato, vescovo di San Severo, ci ha guidati attraverso questi brevi versetti alla scoperta dei movimenti del cuore e della vita che l’Avvento ci suggerisce. La preghiera, qui manifestata come grido di chi cerca un senso; la vigilanza della sentinella; la speranza dell’alba. Occorre davvero riaccendere il desiderio della fine della notte, l’attesa gioiosa della luce che viene a scaldare la nostra vita, per essere pronti ad accoglierla. Ecco allora la pazienza e la fiducia di chi sa compiere un ritorno, di chi sa ripetere una domanda, scegliendo di non accontentarsi del buio della notte, perché la luce di Cristo, vera sentinella, possa splendere in pienezza in noi, tra noi, per mezzo di noi.
Accompagnati dalla figura di Giovanni il Battista, sentinella che grida nel deserto per ravvivare il desiderio di Dio, ma anche uomo fragile che vive in prima persona il buio del carcere, abbiamo meditato la necessità di saper fare un passo indietro rispetto alle proprie aspettative e ai propri piani per cogliere e accogliere il dono di Dio.
“La notte, udite, sta per finire, ma il giorno ancora non è arrivato. Sembra che il tempo nel suo fluire resti inchiodato. Ma io veglio sempre, perciò insistete, voi lo potete: ridomandate. Tornate ancora, se lo volete, non vi stancate.” (Francesco Guccini, Shomer ma mi-llailah?)
Riccardo V.