Si è presentata la necessità di rinnovare il logo del nostro seminario perché avesse una veste più moderna, leggera e adatta ad applicarsi al mondo digitale. Fino ad ora il logo di cui si faceva uso era lo stemma papale di Benedetto XV (che dà il nome al nostro seminario) ma si è deciso di avere qualcosa di più rappresentativo ed identificativo della nostra realtà esprimibile in una immagine semplice.
Per arrivare al risultato finale si sono intraprese due piste:
- La prima prende il via dalla geografia delle diocesi che afferiscono al Seminario Flaminio: nove diocesi che si è cercato di rappresentare con nove elementi geometrici. In un primo momento il tentativo era di coniugare questi nove elementi in modo tale che fosse presente anche l’elemento cristiano più rappresentativo: la croce.
Il risultato, in un primo momento, non era ancora adeguato per vari motivi: per la necessità di dover ridurre questi nove elementi a grandezze diverse, per la difficoltà ad intravvedere in modo immediato la figura della croce e un risultato complessivo molto simile a una porzione di cartina urbana. Ancora troppo poco efficace. Si è scelto quindi di semplificare ancora di più: nove quadrati, tutti uguali, disposti secondo la forma della nostra porzione geografica.
- La seconda pista va a colmare la mancanza dell’elemento cristiano, la fede che ci accomuna tutti, a cui si è dovuto rinunciare sopra. È stato necessario a tal proposito individuare un simbolo chiave che fosse rappresentativo di tutta la Regione. Essendo Sant’Apollinare il patrono dell’Emilia Romagna, si è recuperato un elemento simbolico già presente e caratteristico: il mosaico absidale della croce gemmata presente nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Tale croce è stata personalizzata aggiungendo le iniziali PSRF in modo tale che si distinguesse da un plausibile logo esclusivamente ravennate.
Ecco che dall’unione di questi due percorsi si giunge al risultato finale.
Le nostre 9 diocesi, realtà ecclesiali distinte ma che possono sperimentare una vicinanza, cooperazione, amicizia e unità già a partire da quello che noi seminaristi sperimentiamo nel tempo della formazione qui in Seminario, come fossimo tessere di uno stesso mosaico.