Il restauro della Bettola

Quest’anno nei lavori di manutenzione e ristrutturazione del seminario abbiamo ragionato per rendere più vivibili i luoghi che abitiamo; ciò ha significato una riduzione degli spazi rispetto ai bisogni della comunità, alla ricerca di un ambiente più simile ad una casa piuttosto che ad un collegio.
Una attenzione particolare è stata rivolta al refettorio, trasferito dal primo al terzo piano, e alla “Bettola”, la sala comune per la ricreazione e lo svago che contiene il salotto, un piccolo bar autogestito e la zona giochi destinata al ping-pong e al calcio balilla.

I lavori sono iniziati a novembre con la tinteggiatura delle pareti e delle travi in cemento armato. Togliere chiodi e battiscopa, stuccare, raschiare il muro, stendere la vernice; l’imbiancatura ha portato via diversi giorni ma sapevamo che avrebbe significato un forte rinnovamento per la stanza.
La scelta delle tinte è ricaduta su un grande classico, il bianco, per le pareti, mentre per le travi abbiamo usato il color biscotto che ricalca la pannellatura del soffitto.
Di seguito abbiamo sostituito i mobili ormai inadatti ad un ambiente comunitario vivace, il tavolo e le sedie, i divani, e i mobili a muro. Le variopinte zone Covid hanno allungato i tempi di consegna ma alla fine abbiamo completato il corredo: dai feltrini alle cornici tutto ciò che serviva è stato rinnovato.

Il bancone era il grande assente che dovevamo ancora costruire. Per un paio di settimane nella stanza, trasformata in falegnameria, si sono alternati i seminaristi nell’impresa di montaggio, levigatura e verniciatura effettuate con l’aiuto di un amico che ha portato gli attrezzi e la competenza per impostare a modo il lavoro.

L’altra novità nell’arredo è lo spazio per la cucina, ricavato nel sottotetto: tre piastre che permettono di cucinare erano già presenti, mancavano solo i mobili su cui utilizzarle e dove tenere i tegami e le stoviglie.
I lavori sono stati coordinati dal gruppo di riferimento con il contributo di molti della comunità.

Ora chi legge si domanderà: perché insistere tanto sulla Bettola? A cosa serve in fondo questo ambiente? La Bettola è il luogo del tempo gratuito, destrutturato, dove stare insieme a fondo perduto; la Bettola è, in termini di efficienza, un luogo inutile. Allora qual è il senso? È di quei luoghi inutili ma necessari a conoscersi, a cementare i rapporti nella comunità, a spendere del tempo senza bisogno che sia produttivo lì per lì, prezioso telaio dove intessere relazioni.

Matteo Cattani